“Siete venuti a combattere da uomini liberi, e uomini liberi siete: senza libertà cosa farete? Combatterete? Certo, chi combatte può morire, chi fugge resta vivo, almeno per un po’… Agonizzanti in un letto, fra molti anni da adesso, siete sicuri che non sognerete di barattare tutti i giorni che avrete vissuto a partire da oggi, per avere l’occasione, solo un’altra occasione, di tornare qui sul campo ad urlare ai nostri nemici che possono toglierci la vita, ma non ci toglieranno mai la libertà!”
In molti avranno riconosciuto queste parole, che sono anche recentemente tornate alla ribalta in seguito al referendum scozzese di quest’anno. A parlare è William Wallace, sul campo di battaglia di Stirling Bridge. Laggiù, nel lontano 1297, poco più di duemila scozzesi male armati ed equipaggiati affrontarono oltre diecimila soldati inglesi con reparti di fanteria, arcieri professionisti e cavalleria corazzata.
Nonostante l’immensa sproporzione di forze gli scozzesi non si persero d’animo e si lanciarono all’assalto per primi. L’audacia della loro azione e lo scarso peso che gli inglesi davano alle indisciplinate truppe delle Highlands portò ad una totale e inaspettata vittoria scozzese, che fece tremare il potente regno inglese.
Il segreto di quanto avvenne in quel freddo e lontano campo di battaglia è la motivazione. L’arte della motivazione, che è molto vicina ad un’altra abilità della quale abbiamo parlato recentemente – la comunicazione – è una caratteristica tipica dei grandi leader di ogni tempo.
Il sapere come motivare gli altri, come coinvolgerli al seguito di un’ideale, di una grande causa, di un obiettivo comune, è fondamentale per chiunque si proponga di guidare delle persone. Questo vale per politici, capi religiosi e signori della guerra, ma vale anche per i condottieri moderni, ovvero gli imprenditori.
Anche un imprenditore ha un suo grande sogno da raggiungere, e dietro quest’ultimo deve sapere come coinvolgere i suoi collaboratori.
Ci sono molte vie per farlo, ed alcuni potrebbero dire che basta un buono stipendio. Bene, ci dispiace dirlo ma quello strumento è un’arma a doppio taglio che rischia di causarti dei danni.
Certamente l’aspetto della retribuzione economica deve avere il suo giusto peso ma non deve risultare assolutizzante. Questo perché si rischia, in tal caso, di avere delle persone che lavorano per noi unicamente per la paga, disinteressandosi del benessere dell’azienda.
Al contrario, ci troveremo con una combinazione molto più efficace se saremo in grado di combinare all’aspetto più squisitamente economico, quello motivazionale. E come si fa a motivare i propri collaboratori? Semplice, basta imparare come coinvolgerli sempre di più nell’attività dell’azienda.
L’uomo ha sempre avuto, dentro di sé, la necessità di sentirsi parte di un gruppo. Partendo da questo assunto, l’imprenditore deve studiare il modo migliore per far riunire tutto il suo team sotto la bandiera della propria azienda per poi guidarlo verso la grande meta che vuole farle raggiungere.
Una squadra orgogliosa, che vede nella vision dell’imprenditore la realizzazione di un obiettivo che porterà soddisfazioni e benefici a tutti loro, non si fermerà di fronte ad alcun ostacolo fino alla vittoria finale.
Impara ad arrivare al cuore dei tuoi collaboratori e coinvolgili attivamente nel tuo grande sogno. In questo modo avrai degli alleati fortissimi che ti aiuteranno nelle sfide che il mercato che ti porrà di fronte, permettendoti di superarle al meglio.
Se vuoi avere maggiori informazioni in merito al tema della motivazione in azienda, basta che compili il modulo qui sotto.