Perché internazionalizzare l’impresa aiuta?
Competere all’estero permette di diventare più forti anche sul proprio mercato nazionale. Se tu pensassi si aprire una filiale in Germania metteresti in atto delle soluzioni che ti porterebbero vantaggi anche in Italia.
Paolo Ruggeri, fondatore di OSM ci spiega i vantaggi dell’internazionalizzare l’impresa.
Europa, America, Asia tutti insieme nel WTO: il mercato non è più come un piccolo container chiuso, ma è un grande spazio aperto. Rimanere a competere in un mercato ristretto porta l’azienda sulla strada dell’inabilità.
L’uomo usa sempre tutto il suo potenziale. Se una persona non usa le sue capacità per affrontare una sfida più grande, alla fine le userà contro se stesso per crearsi dei problemi.
L’unico modo per risolvere un problema irrisolvibile è crearsene due più grandi.
Alcuni hanno difficoltà a gestire 100 persone e allora pensano di ridimensionare l’azienda e gestirne 50, ma poi le difficoltà non cambiano e le riducono a 25 e così via.
La mente funziona meglio quando deve gestire problemi più grandi. Chi ha un progetto per il futuro è più felice di colui che si limita a gestire le sue attività.
Se hai una visione più internazionale ti puoi accorgere in tempo delle opportunità che alcuni mercati offrono in questo momento come ad esempio il mercato immobiliare di Miami negli Stati Uniti, dove gli immobili crescono a un ritmo del 13% annuo dopo essere saliti del 50% negli ultimi 2 anni e questo sta attirando investitori dal Sud America e dall’Europa per le alte rese degli affitti.
Il risultato è che intere zone della città si stanno trasformando e anche lo stato investe miliardi di dollari in infrastrutture che riqualificheranno ulteriormente la città.
Aiuta molto anche la semplicità con cui si può fare impresa negli USA, dalla apertura di una società al sistema fiscale molto “business friendly”.
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